Eppure quest’uomo, che per tutta la vita si comportò come se non dovesse morire mai, si era preparata la tomba da qualche tempo: un sarcofago di porfido rosso fatto venire a Palermo da Cefalù dove l’aveva trovato vuoto, con le tombe che il nonno Ruggero II aveva dato a sé e ai suoi, quando vi aveva eretto quel duomo, in scioglimento d’un voto. Una specie di timpano triangolare sormonta la base a
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hohenstaufen manfredi
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Affossa
Già quella nascita aveva messo il mondo a rumore. Veniva dopo quasi nove anni di matrimonio infecondo, e per giunta da una donna quarantenne che oggi di¬remmo matura e che per quei tempi era decisamente anziana, se non addirittura vecchia, ancor più come madre. Tanto che a tutti l’evento parve portentoso e come tale fu salutato da avversari e sostenitori dell’idea imperiale. Annuncio di sventura
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costanza enrico vi
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Si intacca in questo modo una consolidata ricostruzione storica che fa dei toscani, all’indomani della caduta degli Svevi e del partito ghibellino a Benevento (1266), i soli eredi della poesia siciliana. E in effetti viene subito in mente che l’Italia settentrionale accolse catari e trovatori in fuga, all’indomani della feroce crociata albigese che disperse la civiltà della vicina Provenza. E che
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catari cavalcanti dante
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Naturalmente l’affermazione iniziale del volgare avviene con molte difficoltà. I problemi maggiori però non erano tanto quelli posti dai cultori laici ed ecclesiastici del latino, quanto quelli posti dall’esigenza di farsi capire sia dalle persone colte che dal popolo. Da un lato infatti s’imponeva l’uso della lingua di tutti i giorni, dall’altro – essendo questa lingua divisa in tanti dialetti e
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dante scuola siciliana
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Quando Federico (che era nato a Jesi nelle Marche), a soli sedici anni, nel 1210, prese in mano il potere, uno dei primi problemi da risolvere fu quello di riportare l’ordine in Sicilia, dove i feudatari siciliani avevano fatto erigere numerose fortificazioni per assicurarsi completa autonomia dai poteri centrali. Intanto il papa Innocenzo III procurò a Federico una moglie ricca ed esperta, la ve
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puglia sicilia palermo
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Nei quartieri popolari della vecchia Palermo, anche se oggi sono scomparsi usi ed antiche tradizioni, permangono ancora alcuni motti che, frequentemente, sono ripetuti pur sconoscendone l’effettivo significato o la lontana origine. Tra questi è facile udirne uno adottato per canzonare, senza alcuna malizia, le ragazze di questo o di quell’altro rione della città. Infatti, quando gli abitanti d
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palazzo dei normanni
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Per lui non era più la mano della Provvidenza che guidava e reggeva l’opera dell’imperatore per le vie della storia, mal la volontà dell’individuo, nello sforzo di farsi creatore del proprio destino. Il culto dell’astrologia, fiorente nella corte di Palermo, come in quelle di Ezzelino da Romano, di
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imperatore mecenate
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Eppure quest’uomo, che per tutta la vita si comportò come se non dovesse morire mai, si era preparata la tomba da qualche tempo: un sarcofago di porfido rosso fatto venire a Palermo da Cefalù dove l’
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hohenstaufen manfredi
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Quasi a fugare ogni dubbio sul carattere autentico della sua maternità, Costanza imperatrice mise al mondo il suo primo e unico figlio sotto un tendone appositamente eretto nella piazza del mercato d
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costanza jesi
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