Dopo essersi affermato come orafo, si fece notare come incisore, sia fornendo disegni a Maso Finiguerra, sia incidendo lui stesso opere come gli Ignudi combattenti. Egli non abbandonò mai questa attività di orafo, anzi è sempre presente nelle sue opere sia di scultura sia di pittura, è appunto tale forma artistica che gli permette di ottenere dalle sue sculture un particolare senso di movimento,
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La Lupa Capitolina è fusa in un solo pezzo, con il metodo della “cera persa”: nessuna scultura classica, d’età greco-romana o etrusca, utilizza questo sistema. Qualcuno dice la Chimera d’Arezzo: «Ma ci sono evidenti tracce di saldatura», obietta la Carruba. Che continua: «La tecnica della monocolata nasce verso l’VIlI secolo, e deriva dalla fusione delle campane». Poi, porta un mucchio d’esempi:
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Antonio di Jacopo Benci, detto il Pollaiolo. Il soprannome Pollaiolo, gli deriva dal mestiere del padre, venditore di polli, che da ragazzo gli pagò l’apprendistato presso la bottega di un orafo, ma la sua formazione artistica si compie sotto la guida di Domenico Veneziano e viene influenzato dall’
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